Il rapporto di una madre con il suo bambino non ancora nato è paradossale. Due corpi in uno, uno dentro l’altro. Un rapporto simbiotico con la madre come la forza vitale per il bambino.
Volenti o nolenti, la madre è in una unione con un altro essere, che si nutre letteralmente su di lei. Si tratta di un momento di cambiamento, spirituale e fisico.
Il corpo della madre non sarà mai più lo stesso di prima. Né la sua mente. Il “filo d’argento” che la lega al suo bambino non sarà mai reciso.
Questo è un momento in cui realtà e fantasia giocano insieme. Mentre il corpo della donna cambia per accogliere la nuova vita, si immagina il bambino che si porta in sé. Quando nasce, il figlio reale deve cedere il posto al bambino di fantasia.
Cambiamenti reali e simbolici
Le circostanze del concepimento, naturalmente, svolgono un ruolo importante nel modo in cui la donna gode della sua gravidanza. Può essere una sorpresa, o essere la realizzazione di un sogno d’infanzia. Si può sentire come un’invasione del suo essere, o come un dono meraviglioso che riempie un vuoto doloroso.